Largo Magnanapoli e l’intervento di restauro

Largo Magnanapoli e l’intervento di restauro



Un’aiuola d’arte e di storia

L’aiuola della rotonda di Largo Magnanapoli rappresenta un angolo di verde di Roma ben noto ai suoi abitanti, ed uno scorcio sempre vivido nelle memorie dei numerosi turisti che vi hanno transitato negli ultimi 150 anni.

Giochi24 s.r.l., società operante nel settore del gioco online come concessionaria dello Stato,  ha deciso di farsi carico della restitutio in integrum del sito, che dista una ventina di metri dalla sede aziendale. Cento anni di traffico sempre più intenso e di manutenzione a volte disattenta ne avevano infatti oscurato la bellezza artistica, architettonica e floristica.

La rotonda fu inaugurata nel 1876 come punto di partenza della neo-costruita via Nazionale. L’asse viario di nuova concezione collegava Piazza Venezia e i Fori alla stazione Termini e ai lotti di terreno prescelti per l’edificazione dei nuovi complessi governativi (via XX settembre, Viminale…).

Essa costituiva dunque il contraltare ideale di Piazza della Repubblica, anch’essa pregevole esempio di architettura neocapitolina. 

La costruzione del Largo fu determinata dalla volontà di non stravolgere l’impianto di Piazza Venezia: una continuazione ideale di Via Nazionale avrebbe richiesto l’abbattimento delle chiese gemelle di Santa Maria di Loreto (progettata da Antonio da Sangallo il giovane nel 1507) e di Santa Maria al Foro traiano, nonché lo spostamento della Colonna traiana e l’interramento parziale dei resti della Basilica Ulpia.

Un vero scempio che fu evitato realizzando la Rotonda, dalla quale si dipanano, oltre alla citata via Nazionale, le carrozzabili via 4 novembre (giorno della vittoria della Grande Guerra e, da allora, Giornata delle Forze Armate Italiane), via del Quirinale e via Panisperna (sede nei primi del secolo degli esperimenti della prestigiosa scuola di fisica romana, tornata alla ribalta in questi giorni in occasione dell’assegnazione del Nobel per la fisica a Parisi).

Nell’aiuola al centro, d’ora in avanti curata e restaurata a cura di Giochi24 s.r.l., hanno messo radici diversi alberi d’alto e medio fusto, tra i quali un’iconica palma che si ritrova già nelle cartoline di inizio del secolo scorso.

La stessa aiuola ospita poi resti lapidei delle mura Serviane. Esse costituirono primo impianto murario della città di Roma, costruito, secondo la tradizione da Servio Tullio, nel VI secolo avanti Cristo.

Su Largo Magnanapoli affacciano la chiesa di Santa Caterina, del XVII secolo e sede attuale dell’ordinariato militare cattolico in Italia, la torre delle Milizie, eretta nel XI secolo e pendente dal terremoto del 1348, che la inclinò senza comprometterne la stabilità, e infine Palazzo Antonelli, mutilato per permettere l’ampliamento della rotonda, e i giardini di Villa Aldobrandini, nel cui palazzo padronale ha sede l’UNIDROIT, l’organizzazione internazionale che si occupa dell’unificazione del diritto privato.

La scalinata, toponomasticamente indicata come via Magnanapoli, conduce direttamente i pedoni dal Foro di Traiano a largo Magnanapoli. Essa ricade nel rione Trevi, mentre il largo e l’aiuola appartengono al rione Monti.

Infine, una curiosità sul nome. L’etimo esatto è incerto: c’è chi dice che provenga dagli adiacenti Balnea Pauli romani, chi dal bizantino Bannum Nea Polis, in ambo i casi corrotti dalla dizione popolare e tradotti nel contemporaneo Magnanapoli, che finisce per indurre l’osservatore poco attento ad un’etimologia scontata ma fallace che si rifà alla città di Partenope e Pulcinella.

il team e l’intervento effettuato

La Green team è stata selezionata da Giochi24 Srl come l’azienda più competente per confrontarsi con questo sito così prestigioso ma anche esposto totalmente al sole, al traffico cittadino ed al passaggio libero e privo di fonti autonome di acqua o parcheggio limitrofo. Con già all’attivo varie operazioni nel centro storico di Roma e fuori quali recupero essenze di alto fusto presso ville d’epoca (tra cui villa di un attore premio Oscar), trattamenti endoterapici contro la cocciniglia del pino (nuova “pandemia botanica”), la Green Team è stata fondata nel 2003 dal Prof. Procopio, docente di Floricoltura e Giardinaggio presso Istituti Professionali per l’agricoltura, avvalendosi anche di collaboratori esterni estremamente qualificati, con l’obiettivo di dedicarsi ad installazioni di alta qualità e in cui fossero necessarie competenze ed esperienza superiori alla media. 

L’intervento presentava numerose difficoltà climatiche e di collocazione. Ciò nonostante si è riusciti a realizzare un opera che rispetta una serie di linee essenziali

1) massima visibilità in qualunque punto delle piante messe a dimora privilegiando le zone di forte impatto quali la fine della discesa e la fine della salita. Occorre ricordare che la zona è attraversata sistematicamente dai cortei diretti al Quirinale con personalità di ogni tipo e cerimoniali anche complessi .

2) le piante impiegate sono state selezionate secondo la tecnica del dry farming con conseguenti riduzioni delle irrigazioni; tra queste spicca  la pregiata Agave geminifolia che può raggiungere il numero di 200 foglie con arricciamenti filiformi all’estremità della foglia con effetto molto decorativo.

3) per rendere omaggio all’Urbe sono state impiegate diverse piante di Chamaerops humilis detta anche Palma di San Pietro

3) periodicamente in base al periodo dell’anno e agli eventi la rotonda viene implementata con fioritura stagionale

4 )impossibilità di intervenire sul verde verticale (palme essenzialmente) riservate ai servizi comunali

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